Piantando foreste nel Gabon


Testo di
Tessa Gelisio
Uno dei viaggi più belli che ho fatto risale a dieci anni fa: in Gabon, al centro dell’Africa. Ci sono stata per collaborare alla realizzazione di una riserva ed è stata un’esperienza fantastica vedere quella foresta che purtroppo ora è in pericolo. Gli abitanti del posto non avevano visto prima una donna bianca. Incontravano solo missionari, cercatori d’oro e tagliaboschi. Quando si è sparsa la voce della mia presenza, venivano per vedermi addiritura dai villagi vicini, mi guardavano come fossi un’aliena. E’ stato buffo. Ricordo una bambina che quando mi vide si nascose dietro la capanna! La mia preoccupazione ora è quella del bosco che avevo aiutato a piantare.

È possibile che le nostre istituzioni non riescano a fare nulla per fermare la distruzione di queste foreste?
Bisognerebbe bloccare l’importazione di legname distruttivo. Basterebbe dire che è legale solo il legname certificato, che non proviene dalla distruzione delle foreste. Un marchio c’è già, l’Fsc (Forest Stewarship Council). Ho visto la differenza tra le foreste tagliate a raso e quelle dove si utilizza il taglio selettivo. Non possiamo permetterci di perdere ulteriori foreste. Con forPlanet operiamo a livello internazionale per
la conservazione delle foreste tropicali e degli ecosistemi minacciati, tutelando aree altrimenti
destinate a scomparire con il loro inestimabile bagaglio culturale e biologico.

“Proteggere il pianeta per salvare l’uomo” è l’obiettivo che si prefigge l’associazione, attraverso campagne d’informazione e sensibilizzazione. Il bosco mi dà tanta energia, che sia quello di casa nostra o l’immensa foresta tropicale. Infatti, un altro viaggio surreale è stato in Amazzonia, sempre per controllare la foresta. Ho abitato presso una tribù india completamente isolata dal resto del mondo. Vedendo loro, ho visto come gli uomini vivevano 10mila anni fa. E’ stato un incontro interessante ma anche choccante. Sono abituata a viaggiare sin da piccola, grazie ai mei genitori, ho girato il mondo e preferisco il mare alla montagna, ma la città che è rimasta nel mio cuore e con cui sono in simbiosi è Siracusa. L’Italia, con i suoi borghi piccoli e le isole come Capraia, è meravigliosa e andrebbe rivalutata.

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