Al tramonto i cappelli di roccia sopra i pinnacoli si colorano di rosa, lasciando stupito il visitatore. E’ solo uno dei tanti giochi della natura che avvengono in Cappadocia, dove tutto sembra creato apposta per meravigliare.
Come i fiori fuxia che ondeggiano davanti ai cunicoli, oppure il panorama irreale che si gode dall’alto di una mongolfiera all’alba, una delle attività più amate da fare quando si visita quest’angolo di Turchia.
La Cappadocia è magica, è un paesaggio surreale tra picchi, vallate, spuntoni, canyon, muri di roccia, che si dipinge di vari colori con la luce del sole, in particolare di un rosa aranciato, oppure che si ricopre di neve durante l’inverno.
Sembra davvero un mondo delle fiabe, dove ti aspetti che esca qualche fata o un folletto da dietro una roccia, magari con le alucce brillanti come Trilly.
Il fascino della Cappadocia è dovuto all’erosione millenaria di acqua, vento e sbalzi di temperatura che ha modellato a suo piacimento le formazioni rocciose.
Come i famosi Comignoli delle fate, chiamati così perché gli abitanti pensavano fossero i camini di creature fatate che vivevano sotto terra.
Questi spuntoni di roccia vulcanica saranno pure i più fotografati della Cappadocia, con i loro cappelli,
ma sono solo una delle tipiche formazioni di tufo: ci sono anche quelli allungati, vagamente fallici,
quelli con il piedistallo, quelli a fungo e quelli a cono.
Tanti “disegni” che inducono il visitatore a trovare delle somiglianze: c’è quello che sembra una foca,
quello che ricorda un uomo e via dicendo. Tutto stimola la fantasia.
In questa parte dell’Anatolia centrale prevale un’atmosfera misteriosa e storica: ci si inchina alla prodigiosità della natura che nei millenni ha trasformato il paesaggio. Chissà come vivevano gli Ittiti, il popolo che abitava qui millenni fa e che ha dato il nome alla Cappadocia: letteralmente “terra di bellissimi cavalli”.
Ora di meraviglioso c’è tanto altro. Come il villaggio di Uçhisar, nel punto più elevato della Cappadocia, dominato da case scavate nella roccia. Gli Ittiti usavano le grotte naturali come rifugio, poi i Bizantini, sfruttando ingressi celati alla vista, ci vivevano per nascondersi delle invasioni. Il villaggio è dominato da un castello, una vera e propria fortezza, mentre al di sotto sono state trovate una serie di gallerie scavate nella rocce che portano a vere città sotterranee, una delle caratteristiche
ancora misteriose legate alla Cappadocia.
Come Derinkuyu e le sue 36 città sotterranee: lunghi tunnel, alcuni dei quali visitabili, dove riuscivano a vivere ben 20mila persone, tra abitazioni, stalle, pozzi, chiese e magazzini.
Base ideale per partire alla scoperta della Cappadocia è Urgrup, una vivace centro cittadino noto per un vino particolare, la produzione di tappeti e che ospita un frequentato mercato settimanale dove poter acquistare l’artigianato locale.
Un altro luogo magico della Cappadocia è Zelve con le sue valli profonde dove ci si può arrampicare per visitare caverne abitate in tempi remoti da monaci ed eremiti.
Tappa d’obbligo è l’incantevole museo a cielo aperto di Goreme: nella sua valle troverete la più grande concentrazione di cappelle e monasteri scavati nella roccia di tutta la Cappadocia.
Le trenta e passa chiese di Goreme risalgono al IX Secolo, sono state costruite nel soffice tufo vulcanico e alcune, come la Chiesa di Tokali, hanno affreschi bizantini con scene dell’Antico e Nuovo Testamento, della vita di Cristo e dei Santi.
Tra i luoghi magici, c’è anche Kaymakli, seconda città sotterranea per importanza, tuttora abitata, e la “Valle dei piccioni” con “nidi” scavati nella roccia per attirare gli uccelli.
Per una visita particolare della Cappadocia si può cavalcare un cammello oppure salire sulle mongolfiere
che all’alba e al tramonto si innalzano nella zona. In più, questa è una regione fertile con le albicocche, l’uva, le ciliegie e i ceci, e caratterizzata dall’artigianato, come la tessitura dei tappeti o la produzione di vasellame decorativo.
Ma quello che resta nel cuore dei visitatori è l’emozione di trovarsi davanti ad una natura che ha
prodotto il paesaggio incantato della Cappadocia.
Info: www.turchia.it/
Foto di Sonia Anselmo, pixabay
Articoli correlati:
https://www.latitudinex.com/asia/derinkuyu-la-citta-sotterranea-misteriosa-della-turchia.html
https://www.latitudinex.com/rubriche/il-gatto-con-la-valigia/turchia-e-gatti-un-grande.html
https://www.latitudinex.com/rubriche/gastronomia-on-the-road/caffe-turco-tra-tradizione-convivialita-e-arti-divinatorie.html