La neve sfiora i tetti e rende tutto ovattato. Durante l’inverno, Shirakawa-go diventa un piccolo
villaggio delle fiabe, dove tutto è imbiancato fino alla tarda primavera.
Qua, nella valle del fiume Shogawa nella prefettura di Gifu, in Giappone, sembra davvero che il tempo si sia fermato. Shirakawa è come una fotografia di altri tempi, altre vite, altre quotidianità.
Un insieme di casette di legno dal tetto spiovente, un ruscello, ponticelli, mulini,
un ristorante per i visitatori e alcuni negozi: un villaggio sorprendentemente bucolico e suggestivo in ogni stagione, come con il lussureggiante verde primaverile o con i colori
caldi dell’autunno giapponese, ma durante l’inverno, completamente innevato, ha ancora più fascino.
La vista che si gode dall’osservatorio del vicino castello di Ogimichi è indimenticabile: da
questo punto privilegiato si possono vedere Shirakawa e Gokayama, entrambi remoti villaggi
di campagna sull’Altopiano di Hida, dichiarati siti Patrimonio culturale mondiale dell’Unesco,
a una cinquantina di chilometri di bus da Takayama.
All’ombra del Monte Hakusan, le 59 case di Shirakawa sono le gassho-zukuri tradizionali, alcune dei quali hanno più di 250 anni. Sono costruite con una serie di strutture triangolari montate sulla base rettangolare.
La curiosità è che il robusto tetto, costruito con miscanthus, un tipo di erba resistente, e con una pendenza di circa 60 gradi, è fatto senza usare nemmeno un chiodo. A tenere le travi e i sostegni insieme sono solo corde e cavicchi di legno.
Normalmente sono composte di due o tre piani e al pianterreno il posto d’onore è quello del focolare, tipico delle case rurali giapponesi. Era usato per riscaldare, cucinare e asciugare.
A Shirakawa, le casette hanno dimensioni diverse a seconda di quante famiglie ospitavano, a volte persino una trentina insieme. Tutti qui erano impegnati nell’allevamento dei bachi da seta, che venivano tenuti ai piani superiori, dove era possibile variare la dose di luce, calore e aria a seconda delle varie fasi. Le finestre sono realizzate in modo simmetrico e allineate secondo la direzione del vento, che soffia sempre da nord a sud.
Durante la primavera, viene rifatto il tetto delle case che hanno bisogno: ci si impiegano due giorni e sono necessari 200 lavoratori.
Tra una costruzione e l’altra di Shirakawa sentieri ricoperti di neve, alberi con sostegni, stalle per gli animali.
Oggi sono anche presenti negozi che vendono prodotti di artigianato locale e il ristorante che offre ai visitatori una specialità da non perdere: manzo e verdure cotte in foglie di magnolia. Una leccornia che sembra arrivare da un menù antico, proprio come le gassho-zukuri e tutta Shirawaka.
Info:
www.japan.travel/it/spot/2031/
Foto Sonia Anselmo, dreamstime.com, Pixabay
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