Foresta sacra delle scimmie, spiritualità e natura a Ubud Bali

Accolgono il visitatore con le loro espressioni buffe, appaiono da dietro i cespugli e osservano curiose gli umani che offrono banane. Le scimmie della foresta sacra di Ubud, a Bali, in Indonesia,
sono un’attrazione turistica ma allo stesso sono un modo per avvicinare e conoscere meglio questo animale, rispettandone la vita, la salute e le attitudini.

Già la foresta sacra di Ubud è un luogo evocativo, che comunica un senso di spiritualità e
di pace, con la vegetazione lussureggiante, i tre templi nascosti, gli alberi enormi dalle radici a vista, un ruscello, i ponti sorvegliati da draghi di Komodo in pietra e altre grandi sculture mitologiche.

Uno scenario primordiale dove le scimmie dalla lunga coda balinese vivono nel loro habitat naturale, ricorrendosi, giocando, corteggiandosi, allattando o litigando davanti a tutti. Incuriosite, si avvicinano anche ai turisti, che possono portare loro solo banane da mangiare, estremamente vietati pane, noccioline o altri tipi di snack che farebbero male alla loro salute.

A controllare è il personale della foresta sacra, che si occupa delle scimmie ogni giorno, sfamandole tre volte con patate dolci, tenendo lontane dai visitatori quelle più scalmanate e aggressive, e curandole e monitorandole sempre.

Il Monkey Forest, infatti, oltre ad essere un parco naturale, gestito dal Mandala Suci Wenara Wana Management, appartiene al villaggio di Padangtegal, è un importante centro di ricerca zoologico e botanico e un luogo di culto per i balinesi. Una fitta giungla con oltre 186 specie di alberi, su un territorio di più di 12 ettari, con percorsi e sentieri.

Per osservare da vicino le scimmie, l’orario migliore è la mattina presto o dopo le 14, quando sono a pancia piena e sono più calme e rilassate. Normalmente sono ingorde e si sono abituate a vedere i turisti, avvicinandoli alla ricerca di qualcosa da mangiare: per questo è severamente vietato lasciare zaini e borse aperti e dare loro cibi diversi dalle banane, di cui vanno ghiotte.

Nella foresta sacra le scimmie sono divise in sei gruppi, ognuna dei quali occupa un’area precisa, e sono facilmente osservabili, si vedono ovunque, accompagnano nella visita come fossero guide turistiche naturali. Del resto, sono gli uomini che stanno entrando nel loro territorio.

La foresta sacra di Ubud è anche un santuario importante per l’induismo balinese. All’interno ci sono tre templi, che risalirebbero al 1350, molto frequentati dai fedeli e a loro riservati. Il tempio principale è il Pura Dalem, nella parte sud ovest, è dedicato al culto del dio Hyang Widhi, personificazione di Shiva. Ogni giorno ospita funzione religiose fondamentali e in questa zona vive un gruppo di macachi che ama mangiare i granchi della foresta.

Il secondo tempio è il Pura Beji, consacrato alla dea Gangga e viene utilizzato per la purificazione dello spirito e del corpo.
Il Pura Prajapati è dedicato al dio omonimo e si trova vicino al cimitero, perché viene usato per la cremazione. Proprio qui davanti staziona un nutrito gruppo di scimmie.

Tutta la foresta sacra rimane un luogo altamente mistico e spirituale da godere accompagnati dalle scimmie.

Una volta visitata la riserva, si può andare alla scoperta degli altri templi di Ubud, centro culturale di Bali. Come con il tempio Taman Saraswati, uno dei più suggestivi dell’isola. Dedicato alla dea dedicato alla dea Saraswati, sorge nei pressi di un lago ricco di fiori di loto.

Nei dintorni di Ubud, si trova il Yeh Pulu, noto per essere un luogo di meditazione per il re Bedahulu nel 1343. All’interno un muro lungo 25 metri è interamente decorato con scene di vita antica balinese che lo rendono più che un luogo sacro vero e proprio, un sito archeologico. Veniva usato dai locali per purificare con le acque sacre del luogo il riso, prima di depositarlo. Tuttora quando c’è la luna piena o ricorre l’anniversario del tempio, molti coltivatori dei villaggi vicini vengono a pregare.

Qui trapela l’antica cultura e la tradizione balinese, un po’ come il parco delle scimmie rappresenta la filosofia locale di aspirare ad una vita in armonia. La foresta sacra ha proprio lo scopo di creare un mondo dove l’uomo, la natura e gli animali possano vivere in perfetto equilibrio.

Info:
https://balitourismboard.or.id/

Foto dreamstime.com, Pixabay

Articoli correlati:
https://www.latitudinex.com/rubriche/curiosita/batik-creativita-tradizione-e-artigianato-in-indonesia.html
https://www.latitudinex.com/asia/mandalay-citta-dacqua-templi-doro.html

0 Condivisioni

Lascia un messaggio