Cerf Island – Lo squaletto sfreccia via nell’acqua, la piccola razza si muove lenta spostando la sabbia con
la sua coda, le stelle marine sono un punto rosso acceso in mezzo alle alghe verdi che la bassa marea ha tirato fuori. E poi i pesci picasso, quelli angelo, i farfalla. Tutti si fanno ammirare senza sforzo umano dal pontile del resort, immerso nel mare e nella tranquillità.
A Cerf Island sembra che la pace e la tranquillità abbiano trovato dimora eterna, in questo angolo del paradiso terrestre che sono le Seychelles. La piccola isola non ha strade, motorini, auto, negozi, palazzi, niente
di niente che possa disturbare. Sembra l’approdo di Robison Crusoe. Solo spiagge incontaminate, la barriera corallina che va salvaguardata, le palme sulla riva, e l’acqua che si tinge di tutte le sfumature di blu, mentre gli alberi fiamma con i loro splendidi fiori arancione acceso sembrano fondersi con la luce del tramonto.
Si respira magia, in questa meraviglia sospesa nell’Oceano Indiano e nel parco naturale sottomarino di Sainte Anne. Eppure basta guardare poco lontano ed ecco Victoria, la capitale delle Seychelles, profilarsi all’orizzonte, con il suo porto, l’artificiale Eden Island, l’aeroporto dove i boeing scaldano i motori e si alzano in volo.
Victoria, nonostante non sia la metropoli affollata a cui si è abituati, essendo la capitale più piccola del mondo, è un centro vivace e con le strade intasate dal traffico mattutino, sembra molto più lontana di un stretto braccio marino, solo quattro chilometri, da Cerf. Da una parte la vita cittadina, dall’altra la pace della natura.
Cerf, come tutte le Seychelles, fu dimora di pirati e diversi ritrovamenti di monete qua e là hanno ispirato la ricerca di tesori nascosti, senza successo. Il vero tesoro dell’isola, che prende il nome dalla nave su cui arrivarono i francesi colonizzatori nel 1756, è la natura.
Si arriva a Cerf con una barca che parte da Eden Island, l’isola creata dal nulla, di fronte a Mahé, per negozi, uffici, ristoranti. Un tragitto breve, dieci minuti. L’imbarcazione taxi fa la spola tra le due isole opposte per inclinazione, porta ai pochi resort che si trovano sull’isoletta.
Come L’Habitation, una casa dall’aspetto coloniale, immersa in un giardino con una piccola piscina, il molo che viene illuminato di notte, dove ammirare i pesci anche senza tuffarsi, il ristorante per la colazione e la
cena, tantissima attenzione ai dettagli, anche con creatività, come con le conchiglie usate per trattenere le tende. Le stanze sono grandi e comode, quelle al piano di sopra hanno un balcone con le ringhiere e i mobili bianchi dove ammirare il tramonto e Mahé in lontananza.
L’hotel è una delle tante strutture, dalle mega ville e ai resort di lusso fino alle guest house, che fanno parte del circuito di SeyVillas, tour operator specializzato nelle Seychelles, che propone pacchetti turistici, itinerari, escursioni, persino organizzazione di matrimoni, per ogni desiderio e necessità.
SeyVillas e L’Habitation sono poi uniti da un progetto importante che coinvolge anche gli altri piccoli alberghi
dell’isola: quello della conservazione e ripristino della barriera corallina. Ad occuparsene è il giovane biologo Savi, a capo di una serie di iniziative importanti per salvaguardare la splendida natura del posto: colpita dallo tsunami del 2004 e sottoposta ai disagi causati dai motori delle barche, la barriera è un delicato ambiente unico.
I biologi, oltre a fare un lavoro di informazione per i visitatori e gli abitanti, sono impegnati nel creare piccole nursery per i coralli, compreso il raro corallo nero, a monitorare il reef e i relativi abitanti e a identificare, anche con l’aiuto delle foto dei turisti, le tartarughe marine attraverso i disegni sulla testa, diversi da un esemplare all’altro.
Si può anche fare snorkeling insieme al team di biologi, che hanno ideato un percorso con boe visibili lungo tutta la spiaggia di Cerf, per segnalare la ricchezza della barriera. Per aiutare il team, si può chiedere di fare volontariato oppure più facilmente adottare un corallo o una tartaruga. Per info: www.facebook.CICP1,
https://cerfislandconservationprogram.weebly.com/
I biologi si offrono anche come guide per il trekking e per scoprire l’interno dell’isola: due vecchi sentieri che portano al centro della vegetazione, ricchissima, e piena di animali, come le volpi volanti (i grossi pipistrelli della frutta), un raro tipo di di mini-camaleonte e alcune tartarughe giganti, tipiche delle Seychelles. La traversata della giungla dal lato est fino alla spiaggia ad ovest dura solo circa 45 minuti a causa delle piccole dimensioni dell’isola, ma è molto emozionante e ricca di scoperte.
Su Cerf ci sono anche la chiesetta di Saint James, un cimitero, un eliporto e ci vivono stabilmente un centinaio di persone, spesso pendolari a Mahé, mentre durante i weekend è una meta amata dai seychellesi, ma l’impatto di pace e serenità rimane intatto.
Dal molo partono barche-taxi non solo per Mahé, ma anche per un giro intorno alle isole vicine per fare snorkeling, temporali tropicali permettendo. La zona è parco naturale di Sainte Anne ed è considerata
uno dei panorami sottomarini più belli delle Seychelles.
Si può anche andare a Moyenne Island, una piccola isola vicina a Cerf. Il taxi lascia proprio sulla spiaggia piena di conchiglie fossilizzate e poi ci si immerge nella sua vegetazione in salita, incontrando tantissime tartarughe giganti, che sono le vere padrone del luogo. Sopra gli alti alberi e le palme volano i grandi pipistrelli della frutta e ogni tanto si sente il richiamo di qualche uccello acquatico.
Moyenne ha una storia curiosa: è circondata dal mistero, si dice che sia tuttora abitata dai fantasmi dei pirati. E’ proprietà privata, ma si può visitare di giorno e ammirare la lussureggiante vegetazione, oltre che fare trekking e ovviamente snorkeling.
Possiede un ecosistema incontaminato grazie al suo ultimo proprietario, il giornalista Brendon Grimshaw, che la comprò verso gli inizi degli anni Sessanta, dopo che era stata abbandonata: in precedenza apparteneva ad una stravagante signora inglese che viveva da sola e l’aveva trasformata in un rifugio per cani. I pescatori portavano qui i cagnolini che trovano in giro, lei se ne occupava e i discendenti di alcuni di essi sono ancora a Moyenne, come il simpatico meticcio che accoglie i visitatori sulla spiaggia e che ama stanare i granchi sotto la sabbia.
Grimshaw venne anche lui a vivere qui, oggi si può ammirare la sua semplice casa in stile creolo, ci abitò fino alla sua morte, nel 2012: il giornalista si è sempre opposto al fatto che la sua isola diventasse una meta di vacanzieri e volle creare un parco per tutelare la natura dell’isola. E così è stato. Oggi gli escursionisti possono visitarla e ammirare la colonia di tartarughe giganti, alcune delle quali hanno ancora il nome che diede loro Gimshaw, oltre che nuotare nell’oceano intorno.
Quando è ora di bassa marea si forma una striscia di terra che collega Moyenne a Cerf e a Round Island, l’altra isoletta immersa nel parco sottomarino, dove sorge un unico resort, il bellissimo Enchanted Island. Si può anche camminare per arrivare a una o l’altra spiaggia, anche se sono lo snorkeling e semplicemente l’immergersi in quest’acqua dalle mille sfumature di turchese a lasciare incantati. In fondo Cerf, Moyenne e Round sono un piccolo triangolo di paradiso nell’Eden che sono le Seychelles.
Come arrivare: Air Seychelles collega l’Europa, via Parigi, il Sudafrica, Abu Dhabi, l’India e Mauritius a Mahé, l’isola principale dell’arcipelago. Da qui partono anche i voli per le isole minori, come Praslin, con 350 collegamenti a settimana, Bird Island, Denis Island e D’Arros. Inoltre Air Seychelles è in codeshare con altre compagnie, come Alitalia, Air France e Ethiad, e permette la connessione con 88 città al mondo. www.airseychelles.com
Info: www.seyvillas.com, http://it.seyvillas.com/guide/islands/inner-islands/cerf, http://it.seyvillas.com/guide/islands/mahe/ste-anne-marine-nationalpark
In collaborazione con www.seyvillas.com
Foto di Sonia Anselmo